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Outhere: il festival che riscopre le perle del territorio

svg23 September 2024LiveRecensioniMAGRÌTTE

Questo sabato abbiamo partecipato all’Outhere festival (@outhere_fest), che si propone di farci muovere un po’ dal solito centro città e scoprire borghi del territorio di una bellezza mozzafiato. Il Castello di Bardassano è l’incredibile location scelta per questo evento inaugurale, fatto di musica elettronica, performance artistiche live e – non meno importante – specialità enogastronomiche artigianali


Sabato 21 settembre, dalle ore 14:00 all’una di notte, si è svolto l’Outhere Festival. L’evento si pone l’obbiettivo di far riscoprire scorci del territorio al di fuori dei centri urbani, tramite l’arte e la musica. Per il loro primo evento, gli organizzatori hanno scelto il Castello di Bardassano, che abbiamo potuto ammirare in tutta la sua bellezza, valorizzato da un susseguirsi di luci naturali e scenografiche. Un posto magico a pochi passi da noi, che difficilmente avremmo visitato senza questo pretesto.

Abbiamo parlato con una delle organizzatrici che ci ha raccontato i retroscena di Outhere: il loro scopo è quello di uscire dal centro, scoprire i luoghi periferici dove risiede un enorme valore culturale e organizzare eventi che portino il pubblico a esplorare le location e cambiare prospettiva. Sono nati da poco ma hanno le idee chiare. Due stage: il Main con una staffetta di dj set di elettronica pura; e l’altro – il Circle – dove progetti artistici perlopiù emergenti hanno proposto le loro performance live. Una caratteristica di quest’ultimo palco è stata il tentativo di azzerare la distanza tra artista e pubblico, grazie alla condivisione della propria visione da parte dei performer prima dell’esibizione. Per passare da uno stage all’altro è stato necessario immergersi nei giardini del Castello, dove la musica accompagnava in lontananza la mostra a cielo aperto dello scultore Enzo Bersezio, ma anche curiosare allo stand di Giglio Tigrato –  con i suoi stilosissimi lavori di moda upcycling – e riposare piedi e orecchie nelle numerose aree chill dalla vista mozzafiato. Durante questa lunga giornata passata a Bardassano abbiamo ascoltato progetti interessanti (qui la lineup completa): il nome più conosciuto è quello di Octavio Octavio, ma abbiamo particolarmente apprezzato anche HolyU e Ico&Cawn. Poi, all’interno della piccola cappella del Castello, l’associazione culturale Recontemporary ha proposto l’inedita performance di videoarte di Fauna Nostra. Incredibilmente suggestiva!

Ma parliamo del cibo: stesso discorso della musica, anche qui il focus è sul nostro territorio. Mollica e Toccalmatto sono due attività torinesi che hanno soddisfatto la sete e la fame con prodotti artigianali, che supportano le piccole produzioni. Ma ogni elemento del festival nasconde una chicca, risultato di una grossa ricerca da parte di Outhere. Vi consiglio di fare un giro sul loro profilo e restare in attesa del prossimo evento, in chissà quale altra piccola oasi piemontese.

Sicuramente l’affluenza aumenterà di volta in volta e renderà ancora più godibile l’esperienza, che sotto questo aspetto potrebbe risultare dispersiva, data l’estensione della location. Ma non è forse questo il senso? Prendersela comoda, allontanarsi dal rumore e dalla calca in cerca di nuovi suoni. E scoprire l’out, here.

 

foto di Michela Talamucci

Mattia Macrì

Creativo. Cant-Autore. Storyteller. Neurodivergente. Mi esprimo in musica da quando l'ho scoperta, ma da prima scrivo storie. Amo qualsiasi tipologia di performance artistica e i meccanismi della mente umana. Il motivo per il quale scelsi di studiare Chimica Industriale spesso ancora mi sfugge.

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