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Jazz Is Dead Day 1: non può piovere per sempre

Non può piovere per sempre. Anche se ti trovi a Torino e le giornate di sole negli ultimi mesi si contano sulle dita di una mano.

Nonostante le previsioni e un Bunker che sembra ricoperto di neve – e no, non è polline, ma grandine –, il festival che si definisce di “experimental avant-garde” musicale prende il via alla sua settima edizione. Workshop e talk si alternano a momenti musicali, forzatamente costretti all’interno del club ma ugualmente accattivanti.

Tra i nomi di punta Massimo Silverio, Moritz Von Oswald, Marta Salogni, Valentina Megaletti e soprattutto William Basinski, icona della musica ambient con una performance che sa intrattenere quanto divertire. Cobra, direttamente dall’Ivreatronic, inaugura la parte di club con le sue influenze trip-hop, inducendo la gente, ipnotizzata fino a pochi istanti prima, a tornare a ballare.

Un appuntamento fisso ormai, che accoglie musicisti e curiosi da ben 7 anni e che riconferma Torino come città viva e attenta a tutto ciò che è definibile avanguardia.

Elisabetta Ghignone

Faccio foto e bevo caffè.

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