Loading

L’incanto di carezze e fuzz: la musica di Any Other conquista Torino

Any Other porta nella tappa torinese del suo tour il nuovo album “stillness, stop: you have a right to remember” e incanta Spazio211, danzando tra sonorità oniriche e picchi emozionanti


La sua fama lo precede: Spazio211 è la Mecca dell’underground da immaginario post-punk, con volumi importanti e una ricca proposta di progetti certosini. Eppure,  il17 febbraio si può ricordare come il giorno in cui Spazio va sold out ospitando nel suo salotto Adele Altro, in arte Any Other.

La serata inizia con l’ottima apertura di Tutto Piange (Virginia Tepatti): un set chitarra-voce che apparecchia bene la portata principale della serata. Il pubblico comincia così a scaldarsi e avrà anche la fortuna, più tardi, di ritrovare Virginia sul palco con Any Other per una bellissima cover di The Waiting di Angel Olsen.

Le luci soffuse del locale si affievoliscono per poi rapprendersi poco prima dell’ingresso di Any Other, che presenta dal vivo il suo ultimo lavoro stillness, stop: you have a right to remember dopo l’ottimo release party a Milano di fine gennaio.

Il set di Adele e la sua band parte con Second Thought, cantata in prima linea con tutti e cinque gli artisti sul palco intenti a coinvolgere il pubblico in un’epifania collettiva e intima, riuscendoci in maniera egregia. Da lì, è un crescendo di emozioni: Zoe’s Seed, Need of Affirmation e Extra Episodebrani tratti dall’ultimo album – diventano quasi delle entità a sé, che danzano e oscillano nella psiche dell’audience passando dalle sonorità acustiche ai fuzz del post-punk, controllati e ricercati minuziosamente.

Il sound di Adele è un tesoro onirico, una visione lynchiana sussurrata ma – talvolta – anche gridata, come nelle celeberrime Walkthrough A Grade. L’atmosfera è rovente per essere febbraio, dettaglio che non sfugge anche all’artista sul palco, che lo commenta tra un intermezzo e l’altro. Spazio211 diventa a tutti gli effetti un salotto, accarezzato e rapito dall’arte di Any Other.

Honorable mention per la parte finale della setlist, che vede Adele preannunciare le ultime tre canzoni del set – tra cui la hit Something – per poi affermare che non ci sarebbe stato un rientro in scena al termine dell’esibizione, sgretolando così una consuetudine del live canonico. Un atto, questo, che sa di vera spontaneità e conferma la punk attitude intrinseca di Adele.

In un mondo musicale sempre più orientato verso volumi importanti, Any Other e la sua ciurma portano dal vivo l’estetica di una carezza, fatta di fuzz e intimità, in un rovente weekend di febbraio .

 
foto di Stefano Scuderi

Gabriele Ferrara

Qui Gabe, musicofilo dal giorno 0 e Batman part-time quando Bruce Wayne è in ferie. In Polvere mi occuperò di “Recensioni oneste” e “Vinyl pills”. Da un lato parlerò della veracità di quello che si ascolta di nuovo con “Recensioni oneste”, dall’altro parlerò dei dischi che hanno fatto la storia della musica moderna con qualche curiosità in “Vinyl pills”.

Loading
svg
Navigazione Rapida
  • 01

    L’incanto di carezze e fuzz: la musica di Any Other conquista Torino