Audace, autentica e politica: «siamo bestie che hanno imparato a usare le unghie»
Classe ’98, torinese e concious but gangsta, come si definisce nella sua bio: Ellie Cottino è la voce rumorosa di cui avevamo bisogno. Con oltre novanta live in tutta Italia e un disco al seguito – Verità Scomode – uscito nel 2022, Ellie torna in carreggiata con InCoroNazione, il suo secondo album. Completamente indipendente ma tutt’altro che sola, l’LP è frutto della sinergia di diversi elementi della sua crew: dalle produzioni affidate a diversi producer come Offoni, Carlo Orcorte, il buon Paul, Kabaka Pyramid, Stoma Emsi, Doc Ketamer, Matti Certo, Pulpo e Kush; i feauturing con b3tta, KIKI, AVEX e Baggy e gli skretch della sua fidata dj Sista Sofy.
Già dal titolo dell’album si può intuire il suo significato: da un lato, l’incoronazione di una o più regine, Ellie e le sue sister, perché il femminismo è sicuramente il collante tra i temi trattati dalla rapper; dall’altro lato, il gioco di parole con “nazione” vuole esortare il nostro paese a prendere posizione. Questo dissenso si manifesta nel migliore dei modi con il rap old school di Ellie, graffiante e diretto, caratterizzato da sonorità hip-hop sull’onda dei primi N.W.A. e arricchito con contaminazioni dal reggae al dub.
Le undici tracce che compongono l’LP fanno luce su temi caldi: Quando prendo il mic, il primo brano, parla sin da subito di violenza di genere, per arrivare a un focus sull’aborto con Obiettori di Coscienza dove, ciò che lascia l’ascoltatore spizzato – oltre all’incalzante flow di Ellie – è la scelta delle parole con cui la rapper lancia messaggi forti e chiari: «Evitaste di ammazzarci mentre siamo vive, invece di pensare a cellule indefinite, sarebbe un po’ più funzionale a salvare vite».
A seguire, Incoronazione affronta il tema dell’abuso di potere e il valore della manifestazione: «Quel mondo migliore sembra così lontano, io lo sento chiaro nel futuro che cantiamo». Tra le altre tracce emblematiche abbiamo sicuramente La mia gente: questa volta Ellie pone l’accento sull’importanza che da alla sua gang, ovvero chi fa musica con lei e chi la supporta, perché solo stando insieme si riesce a essere forti e, nonostante il marcio in questo mondo, si trova la grinta per sentirsi invincibili. Oltre agli argomenti forti, c’è anche spazio per tracce più leggere e romantiche che ti interano in testa, come la sognatrice Nasty Love. Verso la fine del viaggio troviamo invece brani come Non basta mai e Due milioni di vite che, ancora un volta, vogliono ribadire la grinta e la tenacia di Ellie: «chi mi tira indietro mi dà la spinta della salita»; o, ancora più esplicita, «io col cazzo che cambio e mi spengo!».
Un secondo album che lascia il segno per una rapper che – oltre a presentare un’identità forte e ben definita – continua a rivelarsi un’abile autrice, ricca di contenuti coerenti con la sua persona. Ellie Cottino è la miccia scoppiettante di cui sentiremo parlare.