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Matteo Salzano e La Magia Della Carnia

Il tempo in montagna si dilata, si fa più lento e si riempie di piccoli suoni che spesso sfuggono nel quotidiano. È qui, in questo spazio sospeso, che nasce La Magia Della Carnia, il nuovo EP di Matteo Salzano, uscito il 18 luglio per Risorgiva Dischi. Registrato durante una residenza artistica tra i monti friulani promossa da Casamia Residenze, il disco cattura la vita semplice e la natura circostante con una sensibilità rara, intrecciando cantautorato, folk e suoni ambientali


Classe 1999, campano d’origine ed emiliano d’adozione, Matteo Salzano nasce come polistrumentista jazz e sviluppa nel tempo una scrittura personale ed evocativa. Dopo l’esordio nel 2024 con l’EP Qualcosa Giusto Per Iniziare, torna con un lavoro più istintivo e raccolto, nato dall’esperienza condivisa con il fratello Davide Salzano e la musicista Angelica Alfieri durante la residenza artistica in Carnia.

Invitati da Casamia a risiedere per una decina di giorni a Muina — frazione di Prato Carnico, in provincia di Udine — i tre montano un piccolo studio provvisorio e iniziano a registrare senza un progetto precostituito, lasciandosi guidare dal tempo e dai luoghi. Camminano tra boschi, ruscelli e grilli, visitano lo studio fotografico analogico del paese, ascoltano il coro locale, parlano con chi incontrano. Alla fine decidono di raccogliere tutto in un piccolo disco che ne restituisca l’atmosfera: sospesa, viva, concreta.

Il lavoro si compone di sei brani, registrati per lo più in presa diretta, con uno strumentario minimale: chitarra e basso acustici, xilofono, percussioni, pianoforte e voci. I suoni ambientali — l’orologio di una casa, gli uccellini, l’acqua che scorre — entrano naturalmente nelle tracce, diventando parte del paesaggio emotivo. Tema dell’Orologio apre l’EP con un’atmosfera ovattata e intima: il ticchettio meccanico si fonde alle note leggere del pianoforte e a piccoli suoni d’ambiente, mentre affiorano i sussurri della voce femminile, quasi impercettibili.

AfaBosco porta con sé il suono della natura: registrata nel bosco, intreccia chitarra e voce in un racconto sognante e lieve, fatto di immagini semplici e gesti quotidiani. Tra le tracce più suggestive c’è La Tua Compagnia – con Nedda e Lucia, dove due anziane signore si avvicinano spontaneamente durante una sessione di registrazione. Commentano, ridono, ricordano i loro vent’anni: le loro voci entrano così nel brano senza filtri, trasformandolo in un gesto di cura e vicinanza.

A chiudere il disco è Il Bacio delle Croci – Processione Finale, un collage ambientale costruito con le registrazioni della processione locale. Si tratta di un rito religioso antichissimo, ancora oggi molto sentito, che si svolge ogni anno all’inizio dell’estate: due cortei provenienti da villaggi diversi si incontrano lungo il sentiero e si scambiano un bacio simbolico tra le croci portate in spalla. I passi, le preghiere, i canti vengono lasciati intatti, trasformando la traccia in una memoria collettiva che parla di comunità, spiritualità e tempo che si rinnova.

La Magia della Carnia è un invito a rallentare, a lasciarsi attraversare da ciò che è fragile e quotidiano: i suoni che ci circondano, i gesti semplici, le parole scambiate con chi ci è vicino. Un lavoro di estrema delicatezza che restituisce, con sincerità, il valore del tempo lento, della memoria e dell’ascolto.

Veronica Vair

Con le cuffie ingarbugliate nelle tasche.

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