Ieri sera, il Link di Bologna ha ospitato la seconda e ultima serata della straordinaria edizione del festival Gogobo, confermandosi come uno degli appuntamenti più attesi dell’anno per gli amanti della musica in tutte le sue sfumature. Con una line-up eclettica e un’atmosfera vibrante, l’evento ha richiamato tantissimi appassionati da tutta Italia e oltre, che hanno riempito il parco del Link nella sua versione estiva. La prima serata è stata un successo di pubblico e atmosfera, la seconda non è stata da meno.
L’organizzazione del Gogobo è stata impeccabile: gli ingressi sono stati gestiti in modo fluido, evitando le lunghe code che spesso caratterizzano eventi di questa portata. La disposizione delle aree era ben studiata: tre palchi principali, ognuno dedicato a un genere musicale diverso, permettevano al pubblico di godersi le esibizioni senza sovrapposizioni. Le aree ristoro, con una vasta selezione di cibi e bevande locali e internazionali, erano posizionate in modo strategico, garantendo facile accesso senza creare affollamenti.
Il festival ha offerto un mix di artisti affermati e nuove promesse, accontentando fan di lunga e semplici i curiosi, in cerca di nuove scoperte. La performance dei The Notwist è stata uno dei momenti più attesi della serata: con un set emozionante e nostalgico, la band ha saputo coinvolgere un pubblico vecchio e nuovo dall’inizio alla fine. Anche i giovanissimi Leatherette, con il loro stile unico e l’energia trascinante, hanno regalato un live fuori dagli schemi, riconfermandosi la next big thing bolognese che già conoscevamo. Una bella sorpresa anche i francesi Oracle Sisters, che con la loro performance bohemienne e sognante hanno incantato il pubblico presente.