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Black Crowes: vecchi bastardi felici

Sonorità antiche condotte con maestria nell’ultima fatica dei The Black Crowes, una band affiatata dopo anni di attività e ancora assetata di rock vecchio stile


Formatisi a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta, un periodo dominato quasi esclusivamente dal punk e dal metal, The Black Crowes è forse una delle poche band in circolazione che riesce a ripetere gli stilemi del rock n’ roll, restituendoci la parte grintosa e frizzante degli anni Settanta.

Uscito il 15 marzo, Happiness Bastards è il decimo album in studio, in lavorazione dal 2021, e pubblicato dopo una pausa di quindici anni. Before The Frost…Until The Freeze, uscito nel 2009, fu l’album che sancì una battuta d’arresto per la band: conflitti di interesse e problemi finanziari portarono The Black Crowes allo scioglimento, ma anche a tornare oggi con un’aperta lettera d’amore al rock n’ roll e ai suoi seguaci. Happiness Bastards porta con sé un team nuovo, oltre che una band riformata. Sussiste comunque la presenza dei fratelli Chris e Rich Robinson ― che nonostante la pausa non hanno mai smesso di scrivere e di crederci ― e del bassista Sven Pipien. Il comando della produzione è sotto il timone di  Jay Joyce (The Warren Brothers, Cage the Elephant, Halestorm) considerato da Chris Robinson uno dei migliori produttori nella scena rock/metal.

Happiness Bastards è anche il titolo dell’unico romanzo pubblicato dallo scrittore beat Kirby Doyle, da cui Chris prende spunto come riferimento iniziale: una vita di sbagli e fallimenti; non importa cosa abbiamo lasciato in passato, dopo tutto siamo ancora felici e pronti a continuare, facendo musica nella maniera più sincera possibile.

Non ci sono sorprese nel ritorno della band. L’incontro tra passato e futuro, la riscrittura dei Rolling Stones nei ritornelli e nelle sonorità, gioielli southern-blues e  piedi scalzi. Happiness Bastards ricorda l’esordio Shake Your Money Maker ― un successo su MTV e per le vendite dell’epoca ―, con la differenza che il southern rock lascia più spazio ad altri generi come il funk e il rock puro.  Le dieci nuove tracce si susseguono sempre allo stesso modo, carismatiche e perfette come sfondo da sabato sera in festa. Si concede uno stacco emotivo con la old folk ballad Wilted Rose, insieme all’ormai nota cantautrice country Lainey Wilson cui ha dedicato alcune musiche per la serie Yellowstone. La voce di Chris Robinson sembra non essere cambiata dai tempi di Remedy, e la chitarra led zeppelliniana del fratello Rich apre le canzoni come un invito al divertimento.

La band sarà in Italia il 27 maggio 2024 al Teatro Arcimboldi di Milano. Rispolverate i vostri pantaloni a zampa, al sorriso ci penseranno i Black Crowes.

Marika Tassone

25 anni (non proprio) di libri, film e musica metal. Scrivo tante cose e lavoro per il cinema.

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