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Tenetevi Il Resto, il Dark Side del Premio Buscaglione

Il Premio Buscaglione, tra i maggiori concorsi indie d’Italia, non si esaurisce nei tre giorni dell’evento e offre opportunità live anche agli artisti che non sono saliti sul palco delle semifinali e finali. Tenetevi Il Resto è la rassegna in cui trovano spazio gli artisti di particolare valore che non sono rientrati nel concorso ufficiale: vi raccontiamo com’è andata l’edizione 2024, aggiungendo una novità in anteprima da Francesca Lonardelli, fondatrice e organizzatrice degli eventi live che gravitano Sotto il Cielo di Fred


«Il dark side del Premio Buscaglione»: così Francesca Lonardelli, ideatrice e organizzatrice dell’evento, definisce Tenetevi Il Resto, la rassegna live itinerante collegata al concorso di musica indie tra i più importanti d’Italia, intitolata al cantautore più iconico della musica torinese. L’evento, dal curioso acronimo TIR, è giunto alla terza edizione e ha portato sul palco sia artisti che si sono esibiti al Premio sia artisti che non sono stati selezionati ma che erano particolarmente interessanti, per cui sarebbe stato un peccato restassero “oscurati”. Oltre che dark side del Premio, può essere considerato uno spin off, come le serie TV che nascono da una costola della serie principale?

In Tenetevi Il Resto non ci sono gare, voti, verdetti, ma solo la possibilità di esibirsi in location consolidate nella musica live torinese. Negli anni passati, si è svolto al CSA Murazzi e a Spazio211. In questa edizione dell’estate 2024 le location sono state due: il Capodoglio, nuovo locale dei Murazzi molto in vista per via del fatto che è nato su iniziativa di Willie Peyote e Pippo Civati, e il Comala, riferimento universitario che d’estate diventa un mega ritrovo all’aperto di giovani, con tavoli, ping pong e un palco incastonato tra piante e alberi che aspetta solo che qualcuno salga a pluggare musica. 

Nella prima giornata di caldo estivo (28 giugno, in coraggiosa concorrenza con il Subsonica day al Flowers Festival), Tenetevi Il Resto è iniziato con l’anteprima al Capodoglio: si sono esibiti i Naive, band di Novara che si muove tra urban, rap ed elettronica e che rispecchia probabilmente ciò che oggi è considerato “indie”

L’estate è diventata ancora più bollente per il weekend al Comala, dal 18 al 20 luglio, dove un pubblico numeroso (e in alcuni casi molto movimentato) ha accolto “il resto” del Premio Buscaglione. La tre giorni è iniziata con il progetto solista di Lorusso, voce degli Atlante, sperimentatore elettronico e riferimento fisso nella scena cittadina; possiamo dire il nostro Bon Iver? Poi Caruccio, per altri giri conosciuto come autore e producer (Fractae), con una collezione di singoli indie pop che hanno dato vita a un live set fresco, vario e coinvolgente. 

Eugenio Rodondi, tra i cantautori torinesi più in vista, è stato il primo atto del venerdì: poesia e resistenza contro la superficialità. Poi sono saliti sul palco il livornese Candra, con la band, tra i più apprezzati e taglienti cantautori dell’edizione del Buscaglione 2023, e il genovese Tommi Scerd, autore di inesauribile fantasia, accompagnato al basso da Francesco Ciapica per presentare alcuni pezzi dall’album d’esordio. 

Per l’ultima serata ecco i BRX!T, davanti a un nutrito zoccolo duro di fan con le magliette del primo album Vivere di nascosto prodotto da Bianco, pronti a sostenere la rock band nella prima ed energica apparizione come power trio. L’ensemble di Apollo Quattro conclude la rassegna e chiude il cerchio con il mood con cui era iniziata, tra urban, rap e pop: forse è questo il genere indie “alla Premio Buscaglione” che identifica l’atmosfera di un concorso e, più in generale, il gusto di un’epoca?

Rispondere a questa domanda è difficile, ma è possibile sapere quando sarà la prossima edizione del Premio Buscaglione. Francesca Lonardelli ci ha detto che è in preparazione e che sarà lanciata dopo l’estate, per poi svolgersi a inizio 2025. Intanto il suo dark side Tenetevi Il Resto è finito mezzo minuto dopo la fine dell’ultima nota ha iniziato a piovere, come negli eventi migliori e ha rappresentato l’ultimo vero e proprio appuntamento per la scena live di Torino prima del liberi tutti delle vacanze estive. 

Foto a cura di Giorgia Mirabile e Elisabetta Ghignone 

Paolo Albera

Scrivo di musica per chi non legge di musica.

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