Gli Oasis hanno avuto un impatto enorme sulla cultura musicale britpop degli anni ’90 e ciò è avvenuto non solo grazie al loro talento, ma anche per le loro dinamiche interne. Rinomati rissosi e in costante competizione, Liam e Noel si rispecchiano in un rapporto di co-dipendenza in cui, nonostante le rivalità, nessuno dei due riesce davvero a separarsi dall’altro
Il 2025 è senza dubbio l’anno degli Oasis. La scorsa estate i fratelli Gallagher hanno annunciato il loro grande ritorno dopo una separazione durata quindici anni e che, nel 2009, ha spezzato il cuore di molte persone. La reunion a cui stiamo assistendo è un fenomeno mondiale, non si parla d’altro dall’agosto del 2024, ma per capire davvero perché questa rottura e riconciliazione hanno avuto un impatto così grande nella cultura pop della musica dobbiamo partire da lontano. Alla fine degli anni ’90 gli Oasis erano ovunque: negli stereo, sui giornali, alla radio e nelle tv di tutto il mondo. Il loro successo non è dipeso solo dalla potenza delle canzoni o dall’impatto che hanno avuto sulla cultura britpop, ma anche – e forse soprattutto – da un aspetto poco legato alla musica in sé: la rivalità tra Liam e Noel Gallagher. Ogni intervista, ogni concerto, ogni album era impregnato di questo rapporto di amore-odio, una dinamica pubblica che catturava l’attenzione di fan e giornalisti, così potente e rude da risultare magnetica.
«Odio il termine “rivalità tra fratelli”, ma è effettivamente così. Conosco mio fratello meglio di chiunque altro. Liam è come un cane, io sono come un gatto. I gatti sono creature molto indipendenti, non gliene frega un cazzo, proprio dei bastardi. I cani sono fottutamente “gioca con me, gioca con me per favore, tirami quella cazzo di pallina”, perché hanno un fottuto bisogno di compagnia. E’ così elementare, non puoi cambiare il modo in cui sei. […] Si tratta di una lotta di potere, è così. Si tratta di me che sono l’elemento responsabile verso cui tutti indirizzano tutto, e di Liam a cui fa incazzare questa cosa»
Noel Gallagher, intervista d’archivio estratta dal documentario Supersonic, 2016
In questa dichiarazione appaiono evidenti i principali tratti di personalità dei due fratelli. Noel è introverso, riflessivo e indipendente, con un grande talento creativo e un’attitudine forse più centrata e responsabile nei confronti del progetto artistico degli Oasis rispetto a quella di Liam. Infatti, è proprio Noel a scrivere le canzoni all’interno della band. Ha un talento invidiabile che è in effetti invidiato dal fratello. Liam, dal canto suo, è estroverso e impulsivo, con una spiccata aggressività e una difficoltà nella gestione delle emozioni, soprattutto la rabbia. Ma Liam è anche magnetico e affabile, dotato di un carisma molto potente che gli permette di essere un frontman eccellente. Ed è proprio il carisma la qualità che Noel gli invidia. Ecco che abbiamo allora già alcuni primi elementi che ci permettono di capire la faida tra i Gallagher: l’invidia verso le loro reciproche qualità e i loro talenti.
«Amico, non dipende da me, no? [una potenziale reunion degli Oasis (NdR)]. È nelle mani di Noel. Ha lui il potere maggiore e questo è quello che mi fa incazzare. Dipende da come andrà il suo disco da solista, perché ha un ego fuori controllo […], ma ovviamente lui ha un grosso problema con me. Per quanto mi riguarda è stato un litigio di poco conto a sciogliere gli Oasis. Ne abbiamo avuti di peggiori. Sentivo parlare di un suo disco solista da cinque anni, quindi l’ha usato per abbandonare la nave. In questo momento non me ne fotte un cazzo degli Oasis, di Noel o dei suoi fan di merda»
Liam Gallagher, intervista di Will Hodgkinson per il Times, 2017
Tuttavia i Gallagher, nonostante manifestino tratti di personalità distinti, ne condividono altri: passione, tenacia e aggressività. Se Liam porta nel mondo un’aggressività esplosiva e plateale – overt –, Noel lo fa in maniera più sottile e controllata – covert –, ma rappresentano due facce della stessa medaglia. Quando parlo di aggressività non mi riferisco solo a tratti violenti e/o passivo-aggressivi, ma anche all’energia aggressiva intesa come forza vitale, quel motore necessario a portare avanti sogni, progetti e conquiste. I due fratelli di questa energia ne hanno avuta sempre tantissima. Per capire meglio la forte personalità che si portano dietro i Gallagher, però, dobbiamo partire da due aspetti: quello sociale e quello famigliare.

Liam e Noel provengono dalla working class di Manchester, quindi da un contesto di vita estremamente povero con poche opportunità da offrire. In un ambiente di questo tipo servono molta energia e altrettanta tenacia per portare avanti i propri obiettivi; tradotto: se tu stesso non sei il primo a crederci difficilmente raggiungerai i tuoi obiettivi, perché nessuno potrà o vorrà darti una mano. Il contesto sociale da cui arrivano è molto impegnativo e di conseguenza, nonostante il loro enorme talento, l’atteggiamento spavaldo si è rilevato funzionale al raggiungimento dei loro scopi, perché erano i primi a crederci talmente tanto da risultare arroganti ma, soprattutto, credibili. Il loro modo di fare, così diretto, aggressivo e spavaldo, li ha resi profondamenti autentici. Ed è questo un aspetto che ha subito catturato il pubblico sin dall’inizio.
Dal punto di vista famigliare, Liam e Noel arrivano da una famiglia con un padre alcolizzato e violento, che quando perdeva le staffe erano i figli e la madre a pagarne le conseguenze. Persone esposte alla violenza in tenera età possono reiterare gli stessi meccanismi tossici in età adulta, per cui il passato dei Gallagher può certo aver contribuito a renderli delle teste calde da adulti.
Liam: «Ero un giovane uomo arrabbiato, quindi cantare quelle canzoni mi aiutava a scaricare la rabbia sugli altri, ma in modo positivo. Mio padre picchiava mia madre, è successo parecchie volte. Non mi ha mai picchiato, non so perché»
Noel: «Sì, mio padre mi ammazzava di botte, non mi sono mai sentito costretto a parlarne o a scriverne. […] Non direi che fossi segnato, ma è la nostra infanzia che ci fa diventare chi siamo, […] credo che mi abbia aiutato a farmi ritirare nel mio mondo e lì ho imparato a suonare la chitarra. Credo che in un certo senso mio padre mi abbia inculcato il talento a suon di botte»
Intervista d’archivio estratta dal documentario Supersonic, 2016
Ma questa energia esplosiva non è solo risse e divergenze, è anche complicità, protezione reciproca e fratellanza. In una sorta di co-dipendenza, i Gallagher si sono influenzati a vicenda in un incastro perfetto: lo yin e lo yang, il giorno e la notte, il cane e il gatto. Coprirsi le spalle a vicenda e proteggersi, questo è ciò che hanno sempre fatto al di là dei litigi, prima della loro rottura. Nonostante la fine degli Oasis e la chiusura del loro rapporto, i due non hanno mai smesso di parlare l’uno dell’altro nelle interviste o di mandarsi frecciatine sui social o ai concerti; prova del fatto che, per quanto l’odio fosse in figura, non potevano fare a meno di cercarsi l’un l’altro. Uniti da un legame potente, Liam e Noel hanno dimostrato di non poter restare separati per sempre.
«Avevo dimenticato quanto fosse divertente. [Liam (NdR)] Sta spaccando, sono orgoglioso di lui. Avendo guidato una band per 16 anni, so bene quant’è difficile farlo e non potrei fare le cose che fa lui in uno stadio, non è nella mia natura. Lo guardo e penso: “Bravo, amico”. È stato incredibile»
Noel Gallagher sulla reunion degli Oasis, Rolling Stone Italia, 2025
I fratelli Gallagher saranno sempre ciò che sono, l’imprevedibilità è nella loro natura. Non possiamo sapere con certezza se questa riappacificazione avrà vita lunga o breve, se sarà una piccola parentesi o un nuovo inizio, ma ciò che si può dedurre dalla loro storia di vita è che sono due personalità profondamente incastrate l’una nell’altra, che danzano da sempre tra amore e odio. Ed è proprio questa danza che li ha resi ciò che sono oggi.

